VICENZA - Quattordici vittime. Le ultime sei in meno di una settimana. Sono tutti asini la cui morte è addebitata all’orso Dino che (nonostante non giungano più segnali sulla sua posizione) continua a farsi notare e ad aumentare il «bottino ». A Rubbio, tra sabato e domenica, ha dilaniato altri due asini e ventiquattrore dopo è tornato nello stesso posto per continuare il pasto e finire una delle carcasse. Passando ha lasciato molte tracce, anche se non è stato visto dagli agenti della polizia provinciale che da molte notti si aggirano tra le zone predilette dall’orso per cercare di spaventarlo e allontanarlo. Ma Dino, ancora una volta ha avuto la meglio e ha continuato a saziarsi di quella carne equina di cui oramai si è abituato. Da quando è arrivato nel Vicentino si è distinto per le sue predazioni, tutti asini.
Erano quasi le cinque di ieri mattina quando un operaio che si recava al lavoro, transitando lungo la Campesana, ha notato il poderoso animale procedere lungo la stradina che collega l'albergo ristorante "Alla Corte" all'ex trattoria "Ai Due Mori". L'operaio, un quarantenne che stava raggiungendo un'azienda della Valbrenta, s'è avvicinato in auto e ha seguito l'animale per qualche centinaio di metri. L'orso però ha trovato un varco, abbandonando la strada maestra per infilarsi in un bosco e far perdere le proprie tracce.L'orso Dino, più che mai affamato e che ha individuato negli asini le prede preferite, è sceso fino alla periferia di Bassano. Grande e grosso, lascia impronte visibilissime, ma scorgerlo è una rarità. Certo è che di Dino si parla parecchio, perché l'animale non si decide a tornare nel suo habitat naturale. L'allerta, pur immediata, non ha dato frutti, Dino, come tutti gli orsi, è un animale notturno che evita accuratamente il contatto con l'uomo; se mai gli capita di fare un "brutto incontro", fugge e torna a nascondersi tra i boschi. . Dino, che sembrava un ricordo nel Bassanese dopo il passaggio di fine marzo, è invece tornato nel comprensorio in modo dirompente anche passeggiando, poco prima dell'alba, nella zona di S. Eusebio, a due passi dal Ponte degli alpini.
m. Loretta
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